Torino, 21 settembre 2009
Nel 30 per cento dei Comuni del torinese e del cuneese da giovedì 24 verrà interrotta la ricezione dei canali Rai
L’appello dell’Uncem Piemonte alla Regione Giovedì 24 settembre, chi abita in 68 Comuni montani delle Province di Cuneo e Torino, potrebbe non vedere i canali Rai sul proprio televisore. Una nuova scure si abbatte su chi risiede nelle terre alte. Dalle verifiche tecniche effettuate, risulta infatti che a seguito del passaggio dal sistema analogico a quello digitale, in 68 Comuni montani piemontesi (uno su tre nelle Province di Cuneo e Torino) verrebbe interrotta la ricezione di tutte le trasmissioni in onda sui canali Rai. Un rischio simile è prevedibile entro aprile 2010 per tutte le altre Province piemontesi “Una situazione insostenibile - afferma il presidente dell’Uncem Piemonte Lido Riba - di cui si è avuta conoscenza solo nelle ultime ore. Viene a mancare uno degli ultimi (e unici) servizi, quello della ricezione televisiva, presenti nelle vallate alpine”.
“Abbiamo chiesto alla Regione e al Governo di attivare subito le misure di emergenza - continua il presidente dell’Uncem Piemonte - in attesa di definire iniziative più stabili che prevedono notevoli investimenti sui ripetitori dislocati nelle nostre vallate. Dobbiamo evitare l’interruzione della fruizione del servizio televisivo pubblico a danno del trenta per cento dei Comuni del torinese e del cuneese”.
L’appello dell’Uncem Piemonte alla Regione Giovedì 24 settembre, chi abita in 68 Comuni montani delle Province di Cuneo e Torino, potrebbe non vedere i canali Rai sul proprio televisore. Una nuova scure si abbatte su chi risiede nelle terre alte. Dalle verifiche tecniche effettuate, risulta infatti che a seguito del passaggio dal sistema analogico a quello digitale, in 68 Comuni montani piemontesi (uno su tre nelle Province di Cuneo e Torino) verrebbe interrotta la ricezione di tutte le trasmissioni in onda sui canali Rai. Un rischio simile è prevedibile entro aprile 2010 per tutte le altre Province piemontesi “Una situazione insostenibile - afferma il presidente dell’Uncem Piemonte Lido Riba - di cui si è avuta conoscenza solo nelle ultime ore. Viene a mancare uno degli ultimi (e unici) servizi, quello della ricezione televisiva, presenti nelle vallate alpine”.
“Abbiamo chiesto alla Regione e al Governo di attivare subito le misure di emergenza - continua il presidente dell’Uncem Piemonte - in attesa di definire iniziative più stabili che prevedono notevoli investimenti sui ripetitori dislocati nelle nostre vallate. Dobbiamo evitare l’interruzione della fruizione del servizio televisivo pubblico a danno del trenta per cento dei Comuni del torinese e del cuneese”.
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2 commenti:
non ne sapevo nulla
io sono del piemonte..ma devo ancora ricevere un mucchio di canali nuovi..
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