giovedì 26 febbraio 2009

LA REGIONE PIEMONTE CONTRARIA AL NUCLEARE...

BRESSO E BAIRATI:"Il Paese si è già espresso attraverso un Referendum:l'energia nucleare è costosa e pericolosa"...
La Regione è contraria alla possibilità di costruire in Piemonte una delle quattro centrali nucleari di terza generazione previste dall’accordo firmato tra i Governi italiano e francese.“Il Piemonte non ci sta - annuncia la presidente Mercedes Bresso - e mantiene ferma la sua proposta: investire nelle energie da fonti rinnovabili per sostenere lo sviluppo, rilanciare l’economia, ridurre i consumi, proteggere l’ambiente. Come dimostrano le scelte di tutti i Paesi avanzati nel mondo, che riducono il nucleare e potenziano ricerca ed energie rinnovabili, le soluzioni sono altre. Il nostro no riguarda anche lo scenario economico, non solo quello ambientale. Il Piemonte ha iniziato questo cammino un anno fa, producendo così opportunità di lavoro e miglioramento della qualità del territorio”.“Quanto ai presunti risparmi del nucleare - osserva Bresso - c’è qualcuno che fa male i conti. Se ai costi di produzione si aggiungono quelli per lo smantellamento, che equivalgono almeno alle spese per la costruzione e per i controlli che andranno garantiti per un certo numero di secoli, si vede subito che la convenienza non c’è proprio. Anzi: si trasferiscono alle generazioni future costi enormi e rischi gravi, mentre le energie da fonti rinnovabili assicurano sviluppo per oggi e per domani, contribuendo al tempo stesso a sanare le ferite del passato”.
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Radiotossicità (in sievert per gigawatt termico all'anno) del combustibile esausto scaricato dai reattori per diversi cicli del combustibile, in funzione del tempo. È altresì indicato l'andamento dei prodotti di fissione (approssimativamente simile per tutti i cicli) e la radiotossicità dell'uranio naturale e del torio 232 di partenza.Si noti che i cicli all'uranio determinano scarichi nettamente più radiotossici e di lunga vita rispetto ai cicli al torio, e che gli attuali reattori (2° e 3° gen. ad uranio) determinano i risultati di gran lunga peggiori con ben un milione di anni per ridurre la radiotossicità al valore dell'uranio di partenza.Per dare un'idea del valore di un sievert, si tenga presente che la dose che in media un uomo assorbe in un anno per esposizione alla radioattività naturale è di 0,0024 Sv.(Vedi Grafico)...

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2 commenti:

Andrea De Luca ha detto...

solo il piemonte? tutta italia lo deve essere

Anonimo ha detto...

Grazie per la visita...Ho aggiunto il tuo link al mio blog con piacere e spero che lo faccia anche tu...Complimenti per il tuo blog.

P.S.Fammi sapere quando aggiungerai il mio link al tuo blog,così aggiornerò la lista dei blog che mi linkano,grazie ciao.