mercoledì 25 febbraio 2009

I GIANDUIOTTI PRODOTTI CON IL CACAO DELLO SRI LANKA...

IL CACAO DELLO SRI LANKA SALVATO DALLE ACQUE...

I risultati del progetto “Costruire per proteggere: il cacao salvato dalle acque”, nato con l’obiettivo di dare un aiuto alle popolazioni messe in ginocchio dallo tsunami che nel dicembre del 2004 colpì il sud-est asiatico, sono stati presentati il 25 febbraio nel palazzo della Regione dal vicepresidente della Giunta con delega all’Artigianato, Paolo Peveraro, dal presidente e dal segretario di Confartigianato Piemonte, Mario Giuliano e Silvano Berna, dall’artigiano cioccolatiere Silvio Bessone e dalla responsabile Icei per i progetti nei Paesi in via di sviluppo, Rosy De Paoli.
“Da un lato è servita per rilanciare l’economia dello Sri Lanka - ha sostenuto Peveraro - dall’altro ha offerto ai produttori di cioccolato piemontese un’occasione per ottenere un rifornimento di cacao molto pregiato ma a condizioni economicamente più vantaggiose, saltando i passaggi intermedi della filiera che normalmente fanno lievitare il costo del prodotto a scapito dei nostri artigiani, troppo spesso in balia delle speculazioni del mercato. Stanziando 50.000 euro la Regione Piemonte ha così dato il proprio sostegno finanziario ad un progetto che ha saputo coniugare l’aspetto umanitario e solidale a quello economico e commerciale”.
Grazie al sostegno finanziario della Regione e della Protezione civile è stato possibile realizzare nell'area industriale “Nalande Estate”, a pochi km. da Matale, i seguenti interventi: ricostruzione e avviamento di un centro di stoccaggio e trasformazione del cacao; organizzazione delle diverse fasi produttive; formazione dei produttori di cacao e affinamento tecnico del prodotto; realizzazione di una cooperativa di produttori di cacao che gestirà l’impianto messo a regime; rafforzamento dei legami commerciali con l’Italia ed in particolare col settore dolciario piemontese artigiano. “Tutte le attività svolte - ha precisato Peveraro - sono state realizzate con l’obiettivo di lasciare la conoscenza tecnica e logistica in loco per far sì che eventualmente il progetto potesse essere replicato”.
Preziosa per la realizzazione dell’iniziativa è stata la collaborazione di Etimos, il consorzio finanziario internazionale che da 20 anni raccoglie risparmio e lo gestisce investendo nei Paesi in via di sviluppo.
La stima della produzione annuale è di 40.973 kg di cacao con cui si possono realizzare oltre 110 tonnellate di gianduiotti e che richiedono l’utilizzo di oltre 50 tonnellate di nocciole piemontesi per un giro di affari di oltre 3.500.000 di euro.


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1 commento:

angel ha detto...

Molto interessante questo post. Una cosa meravigliosa potere aiutare e in cambio avere una ricompensa.
É sempre cosi quando aiutamo gli altri.
Qui abbiamo um modo da dire che é cosi: sempre rimane un pó di profumo nelle mani che offrono rose.
Abbraccio
Angel