giovedì 6 novembre 2008

LA TORRE CAMPANARIA AVRA' UN NUOVO LOOK?...

PRESTO RESTAURATE LE OPERE D'ARTE DEI COMUNI GRAZIE ALL'INTERVENTO DELLA PROVINCIA DI TORINO
Presentato l'elenco degli interventi segnalati da 87 Comuni(TRA I QUALI INGRIA) Presentazione Schede (divise per Argomento) Arredi lignei Carta Dipinti murali Monumenti Tele e Tavole Schede (divise per Comune) Con un aiuto concreto ai Comuni che possiedono opere d'arte da restaurare, la Provincia di Torino ha messo a disposizione l'equivalente di 300 mila euro in tre anni in interventi di restauro, i fondi di adesione dell'Ente alla Fondazione "Centro per la conservazione e restauro dei beni culturali" della Venaria Reale. Il presidente della Provincia Antonio Saitta aveva deciso alla fine dello scorso anno di vincolare la somma alla realizzazione di interventi sul ricco patrimonio d'arte in possesso dei Comuni che hanno partecipato ad un apposito bando. "E' la prima volta che la Provincia di Torino interviene in modo strutturale nella valorizzazione del patrimonio di beni culturali dei comuni ha spiegato Saitta - all'inizio di quest'anno abbiamo ritenuto che fosse opportuno "sondare il terreno" e la partecipazione delle amministrazioni comunali al nostro bando ci ha sorpreso, sia per la quantità che per la qualità degli interventi proposti". Sono 87 i comuni che hanno presentato domanda, segnalando 119 beni culturali meritevoli di attenzione. Il lavoro di questi mesi ha permesso di verificare uno ad uno gli interventi segnalati e grazie ai numerosi sopralluoghi con gli specialisti del Centro del Restauro di Venaria è stato possibile valutare lo stato di conservazione ed esprimere una ipotesi diagnostica e di restauro.
Le schede descrittive delle singole opere d'arte con le relative proposte di intervento sono state presentate, il 31 ottobre a Palazzo dal Presidente Saitta, erano presenti il presidente della Fondazione Centro per la conservazione e restauro dei beni culturali Carlo Callieri, la Soprintendente al Patrimonio storico e artistico ed etnoantropologico Carla Enrica Spantigati, il Segretario Generale della Fondazione CRT Angelo Miglietta ed i sindaci dei Comuni interessati. Tra i 119 interventi segnalati, 29 di sono stati classificati ad "alta priorità", mentre gli altri non presentano uno stato di degrado così grave da richiedere un intervento immediato.
Alla valutazione tecnica della Soprintendenza sono stati individuati i primi 10 interventi sui quali è indispensabile operare subito: si tratta di restauri ad alta complessità tecnico-artistica, che richiedono centinaia di ore di restauro ed un supplemento di analisi diagnostica e scientifica davvero complessa. Entro la fine dell'anno la Giunta approverà i primi 10 interventi e non appena sarà disponibile il bilancio 2009, a febbraio, potremo intervenire su altre 4 opere. "Per la loro particolare complessità tecnica ha sostenuto il presidente Saitta - è opportuno che sia lo stesso Centro del Restauro di Venaria ad occuparsi di questi interventi: la nostra qualità di soci fondatori ci permette infatti di rivolgerci al Centro sempreché i Comuni interessati siano d'accordo. Finanzieremo i restauri per una quota molto significativa dei relativi costi, entro i limiti che avevamo fissato nel bando.Ai comuni che accetteranno l'intervento chiederemo una piccola compartecipazione in alcune voci di spesa, come il trasporto e l'assicurazione del bene, o la trasferta dei restauratori qualora l'intervento si possa fare in loco". Per gli altri 15 interventi ad "alta priorità" e per i 33 interventi a "media priorità" è in via di realizzazione un progetto, insieme alla Fondazione CRT, che ha manifestato il proprio interesse a sostenere il recupero di questo sorprendente patrimonio. Non è ancora possibile definire l'impegno finanziario che nascerà da questo progetto, ma è possibile intanto illustrarne alcuni aspetti. I Comuni saranno liberi di scegliere a chi affidare gli interventi di restauro: per questo aspetto ci si augura che, insieme alla qualità dei restauri, sia possibile valorizzare il ruolo dei restauratori locali. I Comuni saranno invitati a mobilitare la comunità locale intorno all'utilità del recupero del bene culturale: la Provincia è convinta che solo accrescendo la consapevolezza del valore di un bene presso i cittadini, si possa valorizzarlo adeguatamente e rendere "utile" il restauro alla collettività. "I Comuni saranno quindi invitati a contribuire con una cifra nell'ordine del 50% dei costi dell'intervento ha detto ancora Saitta - la parte restante potrà essere messa a disposizione (come capofila) dalla Fondazione CRT e , laddove necessario, anche dalla Provincia, la quale assumerà il ruolo di "sportello" per questo progetto ed assisterà i Comuni nella finalizzazione delle risorse reperite dalle comunità, supportando con le proprie strutture anche la ricerca di eventuali altri donatori o sponsor privati
".


 Dettagli:http://localhostr.com/files/de6f29/ingria_torre_orologio.pdf

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